1

trotapian crodo presepi

CRODO-24-05-2020--  I Presepi sull'Acqua – atto 2°

PREMESSA. Già a fine 2018 avevamo abbinato la bellezza dei presepi di Crodo e dintorni ad una camminata sugli splendidi altipiani ad occidente del paese. Quest’anno ci siamo ritornati, ma percorrendo il giro in senso contrario, per cambiare un po’.

GITA  N. 7 – O 24 I Presepi sull'Acqua – atto 2°

27 DICEMBRE 2019

Dislivello: 400 m. Tempo totale: 3 h 50’. Sviluppo: 11,16 km

Non è la splendida giornata di un anno fa, ma i Presepi sull’Acqua di Crodo e dintorni meriterebbero una visita anche sotto la neve o durante un uragano, tanto sono belli ed espressione di una preziosa ed umile arte popolare. Arte vera e propria. E per descriverne i contenuti e le motivazioni ci vorrebbero dei libri. Il giovedì festivo ci fa muovere in un venerdì per ora umido e nuvoloso. Due fanciulle e tre signore nuove del gruppo, una delle quali con delega del marito, oggi assente, accompagnano otto pensionati. Lo staff medico è prestigioso come sempre e, perdipiù, oggi abbiamo anche il controllo di poste e telecomunicazioni del territorio. Posteggiamo in prossimità della Latteria, quota 508, e, dopo le prime foto in un’alba già avanzata, ci dirigiamo verso il centro. Imbocchiamo la strada per Mozzio e, quasi al primo tornante, saliamo a destra sul sentiero che taglia in presa diretta e ci porta a Rondola, 675. Qui apriamo per qualche minuto gli ombrelli e, poco prima di Smeglio (45’), incontriamo il primo presepe (numero 22), uno dei 62 che meriterebbero tutti una lunga ed ammirata contemplazione. Oggi riusciremo a vederne poco più della metà. Quanto e con quanta passione qui hanno lavorato! Di qui in avanti i tempi tecnici non hanno più senso perché i presepi sono tanti e meritano tutti attenzione, ma li riporterò per dovere di cronaca. Dopo 35’ di visite attente, con qualche passo in salita, siamo a Mozzio, 826, e giriamo sempre con tutta calma. Lungo strada e un brevissimo tratto di sentiero, sotto le ultime gocce di pioggia, arriviamo a Viceno, 895. Anche qui ce n’è per tutti i gusti, ma il tempo stringe e, a malincuore, dobbiamo rinunciare a salire ancora verso Foppiano, perdendo altri presepi. Mentre spunta il sole, la strada ci porta a Campieno e a Cravegna, 850 (1 h 25’), dove osserviamo altri capolavori di arte popolare. Riprendiamo la via del ritorno, scendendo a Fariolo, 780 (15’), ed ai suoi presepi, gli ultimi prima di Crodo. Passiamo da Navasco, 720 (15’), e, lungo il Sentiero della Miniera, attraversiamo su un ponte d’acciaio l’ex torrente Alfenza, passando sotto una condotta che profuma, lontano un chilometro, di centralina (mica tanto!) idroelettrica (15’). Una pista riporta a Crodo (20’), chiudendo l’anello sulla strada che scende da Mozzio, risalita poche ore fa. Recuperiamo le auto e saliamo a Croveo per il consueto ottimo pranzo dalla nostra amica Mirella, dove ci raggiunge a tavola una signora, colonna del gruppo. Il miglior digestivo è una visita al presepe di un amico Trotapian dalle parti di Premia, al di fuori di quelli di Crodo e dintorni, ma anch’esso sull’acqua: un vero capolavoro, che ha richiesto molti giorni di lavoro a tempo pieno. Questo ci dà un’idea di cosa facciano ogni anno, nel tempo di Natale, gli artisti della Valle Antigorio.

  Gianpaolo Fabbri

IMG_8377.JPGIMG_8402.JPGIMG_8340_stitch.jpgIMG_8320.JPGIMG_8395.JPGIMG_8412.JPG