Che l‘Italia sia il paese dell’eccellenza anche nello sport automobilistico lo sappiamo tutti: il rosso delle velocissime Ferrari è conosciuto in tutto il mondo. Il prossimo settembre “le rosse” si potranno di nuovo ammirare a Monza.Nel frattempo, ogni giorno fino a fine ottobre, a un ora e mezza da Domodossola “bolidi gialli” vincono varie volte al giorno una gara di regolarità unica in Europa:
due “piccoli” ma potenti Autopostali svizzeri -dal classico colore giallo- partono ogni due ore per la salita automobilistica più ripida d’Europa : una pendenza del 28 per cento viene normalmente riservata alle cremagliere!
Grazie ad un orario con cadenza di 2 ore –coordinato con l’arrivo dei “Trenini verdi delle Alpi” a Reichenbach- autisti super esperti vincono sempre … e ...contribuiscono allo spettacolo, divertendo chi viaggia con le loro battute!
Si inizia il viaggio con una salita “dolce”, in mezzo a prati verde smeraldo punteggiati dai tipici Chalets scuriti dal sole pieni di gerani “rosso Ferrari”. Si passa davanti all’albergo “Bären” (Orso) dove, nell’ aprile 2016, Lenin ha incontrato rappresentanti del socialismo/comunismo - anche qui torna il “rosso”- italiani, francesi e tedeschi per trovare una via d’uscita dalla guerra in corso. Si erano riuniti segretamente come gruppo “Amici degli uccelli”, iscrivendosi con nomi di fantasia…
Poco dopo si apre un paesaggio stranissimo: la pianura del “Tschingel”. Sembra il delta di un fiume Siberiano, in mezzo a montagne acuminate. Un paesaggio insolito, dovuto ad un gigantesca frana nel 1972, che ha prosciugato il precedente lago.
Ci si trova ora davanti ad una parete verticale di ben 220 metri! La strada - non più di 2 metri e 20 - conta 20 tornanti, anch’essi ripidissimi! Ed ecco la prima sorpresa: nella gola cascano a picco le acque impetuose del Dündenfall; l’autista si ferma per permettere di scattare le foto,dall’ interno del bus s’ intende...
Segue la seconda sorpresa: la gola dell “Hexenkessel” (Il pentolone delle streghe), dove le acque impazzite sembrano proprio essere in una pentola in ebollizione; un ponticello di legno permette a chi non ha paura, di vedere lo spettacolo delle acque da vicino.
Segue una fermata mozzafiato: sospesi sulla parete si è su una specie di piattaforma a “gabbia”: pazzesco!
Prima di arrivare alla Griesalp (1400 mslm) l’Autopostale deve passare attraverso una gola profonda, che lascia all‘Autopostale solo due centimetri di spazio ai lati... bisogna guidare con la precisione di un orologiaio!
Il percorso è molto difficile: perciò gli autisti ogni anno devono superare un’esame speciale. Sono veramente bravi, con il volante saldamente in mano e gli occhi alla strada, sanno anche intrattenere gli ospiti e far passare la paura: sanno che possono fidarsi dei potenti motori della Mercedes, che hanno sostituito quelli della Saurer e anche dell’Alfa Romeo. Nel lontano 1949, l’Alfa Romeo aveva fornito alcuni “Autopostali campione”, dotati anch’essi del clacson con le note di Giacomo Rossini “Ta-tu-ta-taa” , come tutt’ora risuona nelle gole per segnalare l’arrivo del “Postauto”. Tutti i mezzi hanno 22 posti a sedere ed un rimorchio per zaini e bagaglio, per chi si ferma negli Hotel in alto.
Arrivati “sani e salvi” sull’Alpe, troviamo tre graziosi alberghi a chalet: dalla baita al “Grand Hotel del 1903“, offrono anche una cucina regionale molto buona. Ovviamente la Griesalp è punto di partenza per belle passeggiate/camminate verso il Massiccio della Blüemlisalp e fino a Kandersteg. Per chi vuole fare una passeggiata più breve e tranquilla, c’è il sentiero (15 min) per i famosi “mulini dei Ghiacciai”. Al ristorante ovviamente da non perdere, la famosa “Griesalp-Chässchnitte
con prosciuto-speck e erbette delle alpi”. Anche il ritorno a valle è una nuova avventura e un gran divertimento!
Walter Finkbohner - 17 luglio 2018