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necrologi

turismo accoglienza

Il 30 Giugno ero invitato all’ apertura di una splendida mostra di Nino Ventura, famoso artista con radici siciliane, ma da sempre vissuto in Piemonte con atelier a Chivasso e Verbania. La mostra, allestita nella monumentale fortezza di Gavi, sembrava fatta apposta per stare lì, con il ricordo di tutte le leggende mediterranee ed i loro contrasti, proprio come il Forte, sempre lì, a guardia tra mediterraneo, montagna e pianura, tra nord e sud!

Tutti ne sono rimasti affascinati…

La mostra veniva aperta dal Sindaco di Gavi, dall’Assessore Regionale all’Istruzione lavoro e formazione e dalla Direttrice del Polo museale del Piemonte.

Pensavo che la mostra e il Forte fossero visitabili per tutta l’estate ma…ho avuto una brutta sorpresa, quando il 21 luglio volevo visitare il Forte e la Mostra con le famiglie dei miei figli al completo.. non poteva essere vero… sul sito internet del Polo Museale, il Forte risultava chiuso, per mancanza di personale! Non potevo crederci!!

Mancanza di personale d’estate? Chi lavora nel turismo, in estate non deve andare in ferie. Lo sa qualsiasi bar o più sperduto alberghetto. Nella bella stagione ci sono i clienti che vogliono essere serviti e che portano i soldi! Inutile aspettare i turisti in mezzo all’ inverno! Un Forte di Gavi è di altissimo valore storico, a due passi

delle correnti turistiche verso il Piemonte eno-gastronomico e la Liguria con storia e mare!

E` una regola che vale in tutto il mondo: durante i mesi della bella stagione e di più richiesta, tutti devono essere a bordo e servire!

L’Italia di oggi ha ereditato dalle generazioni passate un patrimonio unico nel mondo. Mantenerlo non è gratis, anzi costa moltissimo!. Vale allora la pena di pensare

bene a come coprire i costi del patrimonio “visitabile”. Il grande economista Milton Friedmann lo aveva detto: “ il pranzo non è gratis”: ogni centesimo che si spende deve essere prima incassato, attraverso il pagamento di un biglietto d’ingresso e varie altre fonti d’introito: ad es. una “edicola dedicata” (“un book-shop”) e magari anche un posto ristoro con prodotti locali. In nessun paese del mondo si chiede come in Italia: “che ci pensi lo Stato”… come se lo Stato non fossimo poi sempre noi!

I luoghi devono attrarre nel periodo in cui ci sono il maggior numero di visitatori... Inutile tenere aperto un sito, per la maggior parte all’aperto, durante l’inverno e al freddo! Tutta la comunità paga “per un servizio che non serve”: è veramente peccato!

Walter Finkbohner - 13 agosto 2018