Dieci anni fa la città Briga-Glis (13'000 abitanti+altri 5000 ca.con le frazioni) ha ottenuto il titolo di “Città alpina dell’anno”. Il titolo viene conferito alle città alpine che si sono distinte per il particolare impegno nell’ attuazione della Convenzione delle Alpi, firmata nel 1991 da tutti gli stati interessati, compresa la Svizzera: obiettivo della Convenzione è coniugare misure per la protezione dello spazio alpino con uno sviluppo sostenibile..
Briga-Glis come membro dell’ associazione delle città nominate “città alpine”, è già dotata, con 4 linee di Bus e con treni ogni mezz’ora, di ottimi collegamenti di traffico pubblico ( se il numero di auto è ridotto si riducono le emissioni) e intende ridurre ancora di 1/3 nei prossimi anni le emissioni di CO2.
Per il “giubileo dei dieci anni”, la città ha invitato ad un momento di riflessione per far conoscere i suoi progetti.
Essi prevedono, entro il 2035, lo sfruttamento del calore del suolo (geotermia) per il riscaldamento, a questo proposito viene menzionata la fonte di acqua calda delle terme di “Brigerbad”: il progetto è già finanziato. Ovviamente si affinerà ancor più il mix di energie: tra energia idraulica, a biomasse, e solare…
Per la festa, il centro storico era trasformato in un mercato delle eccellenze ecosostenibili artigiane e gastronomiche e nei ristoranti si poteva celebrare ancor più la festa con il famoso “Cordon bleu” di Briga, cucinato proprio qui al tempo di Napoleone, per sfamare - un po’ più a risparmio - i viandanti che scendevano verso il sud…
Il Cancelliere della Città di Brig Glis, Dr. Eduard Brogli, “motore della adesione della città” alla Associazione internazionale “Città alpine”, mentre presenta nella sala delle feste del palazzo Stockalper il futuro del progetto che renderà sempre più indipendente la città da fonti d’energia fossile.
Walter e Lotti Finkbohner-Rosi - 27 agosto 2018