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necrologi

trenino jungfrau

Il crollo del ponte Morandi a Genova ha interessato anche la stampa elvetica: l’informazione era giusta: l’Ing. Riccardo Morandi era un grande costruttore, ma non poteva immaginare 50 anni fa, che i camions diventassero così grandi, molto più pesanti e, malgrado tutto, corressero sulle strade a 100 Km all’ora!

Si sa che ogni camion ha un effetto sulla strada paragonabile al passaggio di 100'000 auto private! I veicoli sul ponte erano oggi più di 70.000 al giorno!

Morandi era un visionario, come lo sono tantissimi ingegneri in Italia che con teoria, prassi ed un pizzico di genio riescono a produrre cose straordinarie! Si è pensato che la sua opera potesse resistere all’enorme usura ancora qualche mese, come aveva fatto fino ad ora… e invece..

Salendo in cremagliera sulla Jungfrau (3450 mslm) con un gruppo di giornalisti, ho visto alla Stazione della Kleine Scheidegg che uno strano cubo giallo -come per magia- correva avanti e indietro sui binari…. . Abbiamo chiesto ad Hansruedi Stoller, capostazione alla Kleine Scheidegg (2016 mslm), di cosa si trattasse.. e lui ridendo risponde: “è il nostro instancabile collaboratore, che spinge pesi –carri merci e treni- fino a 360 tonnellate con una forza di 18kn. Si chiama “Kubo”, è elettrico e pesa 5 tonnellate; le sue batterie vengono caricate con l’elettricità prodotta dalle acque che scendono a valle dalla Jungfrau, è un mezzo al 100% ecologico, telecomandato dal capomanovra..

Sulla Jungfrau ogni 30 min. arriva un treno viaggiatori e quasi ogni treno porta in testa uno o due carri merci… niente magia, ma alta tecnica di una ditta italiana di Modena. La ditta produce da 40 anni mezzi ferroviari di ottima qualità e ha sviluppato “il Kubo” che porta con fierezza i colori d’Italia. Esso funziona in modo eccezionale anche con -20° gradi sotto zero e tempeste di neve!

Il trasporto di merci a così alta quota è impressionante, infatti nei ristoranti a 3450 mslm, più di un milione di visitatori mangiano ogni anno: 40 tonnellate di pollo, 25 tonnellate di patate, altrettanto di pasta e pane con molti altri prodotti + ettolitri di bevande, birra e vino. “L’acqua invece l’abbiamo da qui, viene raccolta dalle nevi su allo Joch”, ci dice Thomas Mühlematter, responsabile della tecnica d’alta quota, “Raccogliamo l’acqua dalla neve e la filtriamo con diverse procedure per avere l’acqua più pura che ci sia”… “Pensate che ogni giorno abbiamo fino a 5000 ospiti quassù tra i ghiacci e le nevi eterne… speriamo che non si sciolgano così presto come ci dicono…”

Walter Finkbohner