BORGOMANERO- 27-07-2023-- Sabato 1° luglio 2023, presso l’Ipercoop di Borgomanero, ha aperto una nuova erboristeria.
Non è un’erboristeria qualunque ma bensì è il 28° negozio di Erbaflor Peruzzo, eccellenza italiana erboristica con alle spalle quasi 75 anni di attività, ma la cui storia parte da molto prima; una storia fatta di semplicità e amore per la natura…
Più di cent’anni fa, nella seconda decade del XX° secolo, un ragazzino rimane orfano di padre a causa della Grande Guerra. È l’unico figlio maschio della famiglia, deve tirarsi su le maniche e abbandonare l’infanzia; ormai è l’uomo di casa e deve prendere in mano le redini della famiglia.
Questo ragazzo si chiama Iginio Peruzzo, ha 7 anni, è curioso ed è un ottimo osservatore e per sollevare un poco dalle fatiche la madre vedova inizia ad aiutare in casa, nell’orto e nella stalla, aiuta nei campi gli uomini della sua borgata, Amione, situata sulle colline coltivate a vigna a ridosso dell’Appennino Ligure e impara a fare il contadino, anzi diventa un buon contadino e, grazie agli insegnamenti di un anziano del posto, impara a riconoscere e ad usare le erbe officinali che crescono spontanee nelle sue colline, aprendogli i segreti di quella natura che tanto lo affascinerà per il resto della vita.
Questi segreti, però, Iginio non li terrà per sé stesso ma anzi li condividerà con il mondo attorno a lui: prima curando gli animali, che per chi lavora la terra sono tanto importanti, e poi con le persone.
Per capire la profonda comprensione della natura che Iginio custodiva dentro sé basta riportare un episodio avvenuto durante la 2ª guerra mondiale e che venne riportato nel un libro di memorie da quello che all’epoca era il suo Comandante della Compagnia e che divenne poi Generale degli Alpini: Giovanni Delfino.
Il giovane comandante riporta come un mulo della compagnia avesse sviluppato una profonda fiaccatura al garrese, andata poi in suppurazione, e di come il veterinario ne avesse decretato l’abbattimento. Il mulo era stato portato a visita da Iginio che, udendo l’infausto referto veterinario, chiese al Comandante il permesso di poterlo curare a modo suo. Il Comandante, a cui premeva conservare in vita il maggior numero possibile di muli, acconsentì.
Iginio cercò lui stesso certe erbe nei boschi, preparò degli impacchi medicamentosi e, dopo pochi giorni, il mulo guarì.
Questo è solo uno tra i tanti episodi che costellano la vita di Iginio Peruzzo e che ci fanno capire come quest’uomo di umili natali fosse una persona speciale, capace di sentire l’essenza più intima delle cose.
Tornato dalla guerra, la sua capacità di gestire e curare gli animali fa sì che i suoi compaesani inizino a rivolgersi a lui per chiedergli consiglio per le proprie bestie e Iginio si prodiga senza chiedere mai nulla: amava condividere con le altre persone tutto, che fosse un pezzo di pane o la sua conoscenza delle erbe… ai figli diceva “se state mangiando un panino e vedete una persona che ha fame, dividetelo con lui quel panino, mezzo ciascuno e potrete vivere bene tutti” oppure “ascoltate sempre chi viene a chiedervi aiuto… non vi sta rubando nulla. Se ci riuscite, aiutatelo, altrimenti spiegategli che non potete”.
Bastano queste parole per intuire il cuore di Iginio Peruzzo.
E così accade che le persone iniziano a chiedergli consigli non solo per i propri capi di bestiame ma anche per loro stessi.
Allestisce quindi un piccolo laboratorio accanto a casa ed inizia a preparare i suoi primi prodotti curativi – crema gialla e crema bianca, tutt’oggi in produzione - utilizzando intuito, intelligenza e buon senso. La bontà delle sue creazioni verrà riconosciuta oltre che dall’erboristica moderna anche dalla chimica. Soprattutto, inizia i figli ai segreti delle piante: il più piccolo, Sebastiano, se ne innamora così tanto che una volta finite le superiori decide di iscriversi prima a Farmacia, poi ad un corso di Erboristeria e di creare in seguito il marchio Erbaflor Peruzzo.
Intanto gli anni corrono veloci, l’Italia è in pieno boom economico e la fama di Iginio inizia a valicare i confini locali, provinciali e poi regionali: le persone arrivano da tutt’Italia per chiedere consiglio a questo contadino che mai si tira indietro, prodigandosi fino a notte fonda e non volendo nulla in cambio. Sia chiaro che Iginio non vuole affatto sostituirsi al medico ma la sua intelligenza, la conoscenza delle piante e la sua capacità di osservazione gli permettono di diventare erborista e di curare le persone con metodi naturali.
Oggi Iginio non c’è più ma il suo cuore e la sua filosofia sono stati tramandati prima ai figli e poi ai nipoti: ciò che ha creato era buono tanto allora quant’oggi e adesso anche i borgomaneresi possono tastare con mano perché le persone continuano imperterrite a riporre fiducia in Erbaflor Peruzzo e nelle sue creazioni, una fiducia che va avanti dal 1950.